Chiesa di San Rocco in Sabbioneta

Storia

Come tutta la città di Sabbioneta, anche l’oratorio di S. Rocco, che corona l’omonima piccola piazza attigua a piazza Ducale, si fa risalire alla metà del secolo XVI. L’edificio è a pianta longitudinale, con una navata unica e profonde cappelle laterali. Nella zona absidale si eleva la struttura del campanile, che ha pianta quadrata e tamburo ottagonale. Nel XVII secolo l’oratorio ha subito alcune modifiche strutturali, che gli hanno conferito l’aspetto che ancora possiede, mentre sul finire del XVIII secolo, contemporaneamente al rinnovo dell’arredo di tutti gli edifici religiosi di Sabbioneta, qui venne commissionato un ciclo di suggestivi affreschi al pittore Giovanni Morini da Viadana (A. 1758 – W 1818). La chiesa è attualmente priva di arredi mobili salvo il tabernacolo ligneo e la cantoria di controfacciata, entrambi della seconda metà del Settecento. In questo luogo di culto, fino alla fine del Cinquecento, ebbe sede la Confraternita dei Disciplini, dediti alla penitenza, alla formazione degli aggregati, e alle opere di carità, una presenza tanto significativa dal punto di vista religioso, da ottenere dal Duca Vespasiano Gonzaga il privilegio di ottenere la liberazione di un condannato a morte ogni Venerdì Santo. 

Arte

La facciata è divisa in due ordini da una trabeazione e conclusa da un frontone triangolare. Ciascun ordine è diviso da due coppie di lesene caratterizzato da una nicchia. Nel registro più elevato sono collocate le due eleganti statue marmoree di San Rocco e San Sebastiano, i due santi invocati come protettori dalla peste. Al centro della fascia inferiore si trova l’unico portale sormontato da un timpano curvilineo. La tipologia della facciata richiama e ricorda analoghi edifici religiosi manieristi di ambito non solo cremonese, ma anche romano (chiesa di Santa Susanna 1597-1603). L’interno, a navata unica, su cui si aprono due cappelle per lato, si allarga nelle due cappelle al termine della navata, che costituiscono i bracci del transetto. La cappella a destra è caratterizzata da un trittico di interessanti tele che illustrano il miracolo di Soriano. Il presbiterio è chiuso da una balausta in marmo rosso. Al centro vi è l’elegante altare maggiore, sormontato da una cupola nei cui pennacchi sono dipinti gli Evangelisti. La parte absidale, invece è costituita da una volta a botte in cui si trovano affrescati tre riquadri con le storie di San Vincenzo. Al centro è raffigurato San Vincenzo assunto in cielo, nei laterali la Tentazione di san Vincenzo e San Vincenzo in carcere visitato dagli angeli. L’autore è Giovanni Morini (1769). L’oratorio, non più adibito al culto da anni, è ora destinato a custodire una copiosa pinacoteca suddivisa in sezioni: 1 - “Epifanie del Divino e immagini di Santi: le pale ‘sostituite’ della chiesa di S. Maria Assunta”; 2 - “La gloria del monte Carmelo: la quadreria della chiesa della Beata Vergine del Carmine”; “Il miracolo di Soriano: la cappella di San Domenico nella chiesa di San Rocco”; oltre a numerose singole tele antiche e moderne.

Spiritualità

Nella chiesa di S. Rocco vennero custodite per secoli le numerose reliquie che ora si trovano nella cappella del Bibiena nella chiesa dell’Assunta. Il dettagliato elenco di esse si trova su una lapide marmorea, posta nella parte destra della facciata di S. Rocco.

La Chiesa di San Rocco ospita al suo interno la Pinacoteca

La pinacoteca presso la Chiesa di San Rocco ospita numerose e interessanti opere d'arte di vari periodi che formano parte del ricco patrimonio del Polo Museale.